Igiene orale e carie nei bambini: il ruolo dei genitori
Durante la gravidanza, nell’utero materno il cavo orale del bambino risulta privo di batteri.
La salute orale del familiare o di chi si occupa del bambino nei primi anni di vita riveste un ruolo importante nel rischio predittivo di carie che il bambino svilupperà. Il protagonista è un piccolo battere patogeno chiamato Streptococcus Salivarius, presente nella saliva di tutte persone che sono a contatto con il bambino. Questo battere è presente in quantità maggiore in situazioni di scarsa igiene orale.
Gli scambi di saliva con il bambino possono avvenire in diversi modi, attraverso baci, biberon, ciucci ecc.
Per questo motivo, genitori con alto rischio di carie e malattie parodontali dovrebbero sottoporsi a frequenti controlli di igiene orare prima della nascita e durante la crescita del bambino.
Curare i denti ad ogni età: quando usare per la prima volta lo spazzolino?
Insegnare le buone abitudini di igiene orale al bambino in giovane età è il primo step per avere denti sani tutta la vita. I denti presentano una superficie dura che, contrariamente a molte altre superfici corporee, non è soggetta a sfaldamento, perciò i batteri che hanno la possibilità di aderirvi possono essere rimossi solo meccanicamente (manualmente) con lo spazzolino.
Un bambino non può efficacemente pulirsi i denti da solo, così come non può prendere una penna e scrivere o tagliare una bistecca con forchetta e coltello. La funzione neurologica e la coordinazione dei muscoli necessaria per mantenere un buon livello di salute orale si sviluppano non prima degli otto/ nove anni.
Un’adeguata rimozione della placca richiede una metodica di spazzolamento efficace, ottenuta grazie a buone capacità manuali. E’ necessario pertanto, che il genitore si occupi personalmente di pulire i denti del bambino nei primi anni di vita; dai due anni il bambino può essere stimolato ad usare lo spazzolino da solo, ma finchè non sarà capace di usare bene lo spazzolino, i genitori dovranno comunque supervisionarlo.
La rimozione della placca dai denti consente l’eliminazione dell’infiammazione gengivale, a patto che venga eseguita in maniera corretta e ad appropriati intervalli nel tempo: la buona prassi è spazzolare i denti due volte al giorno, mattina e sera prima di andare a dormire e dopo la prima colazione.
Educare a pulire i denti e le gengive del neonato nei primi mesi di vita è semplice, va prestata invece un’attenzione maggiore quando sono presenti i primi denti decidui e poi dei permanenti. Nella fase di permuta dei denti la gengiva è dolente e potrebbe ostacolare la pulizia dei denti.
La responsabilità della salute orale dei bambini spetta ai genitori che devono essere sostenuti dall’odontoiatra con informazioni corrette e controlli ricorrenti. Le buone abitudini acquisite durante l’infanzia devono poi essere rafforzate durante l’adolescenza.
Igiene orale nella prima infanzia (0-36 mesi)
Durante i primi anni di vita l’igiene orale deve essere praticata dai genitori. La tecnica che suggerisco è la seguente: nei neonati e lattanti fino a un anno e mezzo il genitore deve mettere il capo del bambino sulla pancia, con le gambe distese in avanti e, tenendo il mento del piccolo con una mano, deve pulire delicatamente con l’altra mano, aiutandosi con una garzina inumidita, le gengive e i denti dopo ogni allattamento o pasto, almeno due volte al giorno.
L’importanza dei denti decidui non va sottovalutata. Oltre ad essere importanti per la masticazione, la fonazione (l’emissione di suoni) e il sorriso, guidano e influenzano l’eruzione e lo sviluppo dei denti permanenti. Mantenere i denti decidui sani e senza carie o infiammazioni gengivali, è la garanzia per avere una bocca sana e senza carie per tutta la vita.
La visita odontoiatrica nella prima infanzia ha lo scopo di far avere al giovane paziente un’esperienza serena e non traumatica ed è rivolta soprattutto ad evitare la carie “da biberon”.
Igiene orale in età prescolare (3-6 anni)
A quattro anni i bambini posso iniziare a lavarsi i denti da soli, ma sempre con la supervisione e il controllo dei genitori, che avranno inoltre la funzione di modello. Condividi questo momento con il tuo bambino, dai a lui il suo spazzolino e con il tuo fagli vedere come si fa, inizierà ad imitarti e imparerà divertendosi.
La visita odontoiatrica del bambino dopo i 3 anni viene effettuata sulla poltrona del dentista e nel caso il bambino sia spaventato, la mamma si potrà sedere sulla poltrona odontoiatrica con il bambino in braccio. In questa fase l’igienista dentale insegnerà ai genitori la giusta tecnica di utilizzo dello spazzolino.
Utili segnali che ci permettono di capire quando il bambino ha raggiunto una buona manualità sono la capacità di allacciarsi da solo le scarpe e saper scrivere in corsivo.
A circa 6 anni iniziano a nascere i primi molari permanenti, questi denti sono particolarmente a rischio carie, in quanto non sono lisci e presentano con estrema frequenza solchi articolati e profondi difficili da pulire con lo spazzolino.
In alcune situazioni, l’odontoiatra applicherà dei sigillanti dentali per chiudere i solchi ed evitare che si accumuli placca, riducendo il rischio carie.
Igiene orale in età scolare (6-12 anni)
Il bambino in età scolare riesce più agevolmente a lavarsi i denti, ma è sempre necessario un attento controllo da parte dei genitori, sia per la tecnica di spazzolamento sia per l’uso del filo interdentale, che soltanto all’età di nove/undici anni il bambino riuscirà ad usare in maniera corretta.
Igiene orale nella adolescenza (12-18 anni)
Gli adolescenti sanno oramai come prendersi cura della propria igiene orale e molto spesso non sopportano il controllo dei genitori. L’aspetto esteriore è in questi anni la motivazione principale ed è strano però constatare che, proprio quando l’adolescente diventa più consapevole del suo aspetto fisico, si dimentica dell’igiene orale.
L’attenzione dovrà quindi essere spesa per motivare l’adolescente a non trascurare il suo sorriso e preservare la salute della sua bocca.
Il team di odontoiatri e l’igienista dentale consiglieranno le tecniche di igiene orale e gli strumenti più adatti alle esigenze, alle capacità e all’età del paziente. Controlli frequenti serviranno per mantenere adeguata e costante la motivazione e valutare il mantenimento.